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Come miscelare il caffè attraverso un esempio concreto

Si può miscelare il caffè? Quante volte, sorseggiando il vostro espresso dopo pasto, vi è capitato di immaginare un cocktail in grado di darvi la giusta carica o ri-carica dopo una lunga giornata di lavoro o una cena di numerose portate? La risposta è assolutamente sì e nel nostro Paese, da Nord a Sud, ci sono svariati locali che lo dimostrano quasi quotidianamente.

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È il caso per esempio del ristorante Peperosa, situato nel suggestivo porto turistico di Capo d’Orlando (ME) e promotore del buon bere - oltre che della buona cucina - nella regione Sicilia. L'impegno dei fratelli Miriam e Antonio Magistro è stato tangibile grazie a guest night come la "Pink Nite, il Gusto della Notte" dello scorso 4 luglio, dove in abbinamento ai piatti italo-fusion del resident chef Domenico Perna (ex tra le tante di Le Sirenuse di Positano, del Baglioni di Londra, de La Bottega di Ginevra, de Il Comandante del Romeo Hotel di Napoli, de La Capinera di Taormina e de Il Cappero del Therasia Resort di Vulcano) sono stati proposti i cocktail by Patrick Pistolesi di Nite Kong, il night club di Roma aperto dai fondatori del celebre Drink Kong, ma lo si percepisce ogni giorno attraverso la scelta consapevole di trattare l'ingrediente in ogni sua sfumatura. Caffè compreso.

Se è vero che il caffè è l'ingrediente principe di un cocktail ormai famoso anche tra i non addetti ai lavori come l'Espresso Martini (vodka, espresso, liquore al caffè e sciroppo di zucchero), il ristorante Peperosa propone infatti una cocktail list con signature drink semplici, pre o post pasto, con l’obiettivo di fare cultura del caffè anche in campo mixology. E non certo con una miscela qualsiasi. Il caffè selezionato dalla famiglia Magistro è lo specialty coffee 1895 designers By Lavazza, una collezione di specialty coffee realizzata dal Coffee Designer di Lavazza combinando maestria e innovazione per ottenere profili intensi e aromatici, mentre la firma sui drink è quella di Rosario Andrea Presti.

Tre esempi di cocktail col caffè dalla cocktail list di Peperosa:

Negroni al caffè

Vermouth bianco

Gin

Campari

Cold brew Calima coffee

Aperitivo italiano per eccellenza, questo Negroni twista la ricetta originale del Conte Camillo con un vermouth bianco anziché rosso e soprattutto con l’aggiunta di quel tocco di ulteriore aromaticità e amarezza apportato appunto dal caffè.

Coffee spritz

Aperol

Soda

Cold brew Calima coffee

Lo Spritz di sempre, ma con un po’ di verve in più. Il Coffee Spritz è il classico cocktail per chi vuole avvicinarsi a una miscelazione standard con un tocco di novità, però senza strafare a livello di aromi e sapori. Proprio in questo contesto si inserisce il caffè, che va a ridurre sensibilmente il finale dolce dell’Aperol e ne allunga la persistenza al palato.

Gin coffee

Gin

Tonic

Cold brew Calima coffee

Un Gin Tonic corroborante e più strong del solito, ovviamente il merito è del caffè e della sua potenza aromatica che va per forza di cose a incidere su un drink di solito piuttosto neutro come il G&T. Se provate a rifarlo a casa, badate bene a non usare un distillato troppo speziato, altrimenti il contrasto col caffè potrebbe rivelarsi davvero poco armonioso.

Il caffè Calima

Monorigine proveniente dalla Colombia, dove nasce e cresce fino a un’altitudine di 2000 m slm, nella piantagione di Finca El Paraíso, storica azienda di produzione locale. La regione montuosa della Cauca protegge la produzione tipica della zona creando un microclima unico, in grado di far nascere e crescere un caffè che racchiude in sé tutta l’energia sprigionata dai suoi frutti. Il suo profilo è caratterizzato da un aroma dolce, con note di litchi e papaia che ben si sposano coi tre cocktail sopra elencati.