Oasi Zegna

Oasi Zegna, trekking tra natura e arte contemporanea

Da qualche settimana a Milano, di fronte al Duomo, sono comparsi piante di rododendri e un piccolo assaggio di quello che è l’Oasi Zegna, l’area montana protetta e ideata dal Gruppo Zegna in provincia di Biella.

Questo territorio si sviluppa sulle Prealpi Biellesi tra la Valle Cervo e la Valsessera. Si trova a metà strada circa tra Milano e Torino e si raggiunge in poco più di un’ora di auto. Ecco i nostri consigli per visitarla al meglio e immergervi letteralmente in questo polmone verde.

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Quando è meglio visitare l’Oasi Zegna?

Questo paradiso naturale è fruibile gratuitamente per tutti e in ogni stagione c’è un motivo (anzi più di uno per visitarla). In autunno è ormai famosa per il suo foliage, la colorazione dai toni caldi che prende la vegetazione in quel periodo, in inverno è ideale per chi ama sciare o ciaspolare sulla neve, in primavera i colori cambiano e diventano variopinti grazie ai fiori nella conca dei rododendri, mentre d’estate è il paradiso degli escursionisti e delle famiglie che vogliono vivere la montagna nel modo più autentico e rilassante possibile.

Che cosa fare e vedere all’Oasi Zegna? 

30 chilometri di sentieri per trekking o nordic walking, 150 chilometri destinati ai percorsi in Mountain bike o enduro, un maneggio per passeggiate a cavallo, le piste da sci di Bielmonte per sciare in inverno, tutto questo è solo una parte delle attività che si possono vivere qui.
Il consiglio però per la prima visita è quello di immergervi nel mondo dell’Oasi Zegna, visitando per prima cosa Casa Zegna, Museo aziendale di Zegna dove conoscere bene la storia dell’azienda e scoprire che questo progetto territoriale è nato nel 1993 come naturale sviluppo del pensiero verde di Ermenegildo Zegna, il fondatore dell’omonimo brand di moda.
Una delle esperienze più belle e suggestive è arrivando qui, percorrere la strada panoramica Zegna in auto o in moto partendo dalla Valle Cervo e arrivare a Trivero Valdilana (o viceversa).
Come prima volta all’Oasi Zegna consigliamo di immergersi nella natura con una bella passeggiata nel Bosco del Sorriso, partendo dal Bocchetto Sessera.

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Questa foresta fa parte dei luoghi più iconici da vedere all’Oasi Zegna, una passeggiata in questo luogo vi farà assorbire l’energia vitale di larici, faggi, betulle e abeti.
Raggiungete anche Bielmonte, cuore dell’Oasi Zegna, località turistica che in inverno è amata dagli sciatori e che, invece, nella bella stagione diventa via d’accesso all’Alta Valsessera e punto di partenza di una fitta rete di itinerari che conducono alle baite di montagna.
Consigliata la salita in seggiovia monoposto fino al Monte Marca per assaggiare la polenta e godere del panorama. Per tornare a Bielmonte potete scegliere una modalità inedita e divertente come il “rolba run”, il bob su rotelle che permette agli adulti e ai bambini di scendere vertiginosamente su una pista di 640 metri senza pericoli.

Non solo natura, ecco l’itinerario tra le opere di arte contemporanea dell’Oasi Zegna

Il progetto ALL’APERTO promosso dalla Fondazione Zegna ha sviluppato dal 2008 nell’area attorno a Trivero Valdilana una serie di opere permanenti “site-specific”.
Il progetto, curato da Andrea Zegna e Barbara Casavecchia, ha coinvolto artisti di fama internazionale come Daniel Buren, Alberto Garutti, Stefano Arienti, Roman Signer, Marcello Maloberti, Dan Graham e Liliana Moro.
A inizio giugno è stata inoltre inaugurata la nuova opera di land art “Monterosa Byobu” di Atsushi Kitagawara.
La creazione delle opere d’arte ha permesso l’interazione tra gli artisti e la comunità: ogni artista ha lavorato su temi cari al territorio, come l’ambiente, la fabbrica, le relazioni tra gli abitanti e lo spazio vissuto. Ogni opera d’arte è un’opera pubblica, accessibile, un segno permanente, frutto dell’interpretazione del paesaggio circostante con lo sguardo contemporaneo dell’artista.
In un’area dedicata all’Oasi Zegna è inoltre possibile visitare un’istallazione permanente del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, che ha la sua fondazione artistica “Cittadellarte” a Biella, a pochi km da qui.


Ecco il percorso di visita consigliato dall’Oasi Zegna, visibile anche a questo link.
Si parte dal Lanificio Zegna, con l’installazione di Daniel Buren "Le banderuole colorate, lavoro in situ, 2007, Trivero": un arcobaleno di bandiere di sette tonalità diverse che anima i tetti dello stabilimento.
La passeggiata può proseguire verso l’opera di Roman Signer "Horloge". La “scultura-tempo”, che scandisce il passaggio dei minuti senza ricorrere alle lancette, invita gli spettatori a una riflessione esistenziale, sul tempo dell’uomo, il tempo della natura, il tempo del lavoro e il tempo libero.
Eva, Pulce, Sbadiglio, Lampo, Ferro, Sissi e Otto, Luna sono i cani protagonisti dell’opera di Alberto Garutti "Dedicato alle persone che sedendosi qui ne parleranno": 12 panchine in cemento collocate nelle diverse frazioni di Trivero, realizzate dall’artista dopo essere entrato in contatto con i ragazzi delle scuole, i loro famigliari e i loro cani.
L’itinerario continua con i “I Telepati” di Stefano Arienti, una delle opere più fruite grazie a cui è stato portato il servizio wi-fi anche nelle scuole.
Il giardino delle delizie di Marcello Maloberti, primo intervento pubblico permanente dell’artista, “I baci più dolci del vino”, porta i visitatori in uno spazio che è stato restituito alla comunità: un’area in disuso con vecchi campi da bocce collocata tra la piscina e la palestra comunale.
Infine, l’opera di Liliana Moro, intitolata “29,88 KMQ” nata per diffondere informazioni sugli appuntamenti promossi dal Comune e dall’Oasi Zegna. E per finire l’opera di Dan Graham, "Two Way Mirror / Hedge Arabesque", un caleidoscopico padiglione in acciaio e vetro a riflessione differenziata, situata tra le splendide fioriture della Conca dei Rododendri.

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Dove mangiare all’Oasi Zegna?
Non di sola arte vive l’uomo, e l’Oasi Zegna può essere considerata una vera e propria meta enogastronomica grazie ai suoi rifugi, agriturismi, produttori locali, o ristoranti d’eccellenza. Ecco alcuni indirizzi da segnare per la vostra visita:

Rifugio Alpe Montuccia
Agriturismo di montagna molto spartano con produzione propria di salumi e formaggi.

Agriturismo Alpe Moncerchio

Luogo adatto anche per chi cerca un posto per dormire spartano in mezzo alla natura. Immancabile l'assaggio dei taglieri di salumi e formaggi di produzione propria e altri prodotti del territorio.

Rifugio Monte Marca

Il rifugio più panoramico ed elegante del comprensorio, si arriva comodamente da Bielmonte.

Agriturismo Al Maneggio

Ideale se volete fare una passeggiata a cavallo, anche se siete principianti. Ci si può anche fermare a pranzo e gustare i piatti tipici del territorio.

Rifugio Piana del Ponte

Un luogo felice dove sostare dopo una bella passeggiata rigenerante. Ottima polenta e piatti anche vegetariani.

Albergo Ristorante Bucaneve

Oltre all’ottima cucina tipica da gustare, potrete anche soggiornare in questo hotel concepito come uno chalet di montagna.