Il brunch è un termine inglese generato dall’unione delle parole breakfast e lunch, rappresenta infatti una combinazione dei due momenti perché riunisce entrambi in un unico pasto. È nato anche in Inghilterra, più precisamente nell’epoca vittoriana di fine Ottocento: era il momento conviviale dei giovani borghesi che, di ritorno dalle battute di caccia della domenica, organizzavano grandi buffet di portate dolci e salate.
È proprio il buffet una delle caratteristiche del brunch: non esiste un vero ordine delle portate, si passa dal salato al dolce e dal dolce al salato, esiste però un orario di inizio: essendo a metà tra la colazione e il pranzo, solitamente si svolge dalle 11:30 in poi.
Premessa storica fatta, come possiamo preparare un brunch all’italiana?
How to: piatti salati
L’ingrediente che non puoi mai mancare nella parte salata del brunch sono le uova, in special modo nella loro versione scrambled, ovvero strapazzate. Noi ci sbizzarriamo all’italiana con: uova in purgatorio, accompagnate da pane ai cereali o con lievito madre; rotolo di frittata farcito con prosciutto crudo, rucola e parmigiano oppure con ricotta e spinaci; taglieri di salumi e formaggi italiani, ancor meglio se locali. Con lo stesso ripieno del rotolo di frittata possiamo realizzare anche delle torte salate.
Per quanto riguarda i lievitati, oltre a varie tipologie di pane, una parte del buffet la riserviamo alle focacce: al pomodoro, con patate o alle cipolle, così accontentiamo tutti i gusti. Anche se, detto tra noi, quella al pomodoro vince su tutte!
How to: dolcini e torte
Può essere difficile immaginare un brunch senza pancake, ma non impossibile, perché ci sono tante specialità italiane del mattino che solitamente serviamo a tavola per la colazione lenta della domenica. Possiamo prendere ispirazione dai buffet degli hotel oppure giocare con la fantasia: cornetti sfogliati - sì, cornetti, non croissant, abbiamo bisogno di un’altra dose di uova -; ciambellone per l’inzuppo; crostate con confetture varie; monoporzioni di tiramisù; torte di mele o di zucca se lo organizziamo durante l’autunno.
Se invece organizziamo il brunch d’estate, possiamo aggiungere anche granita siciliana e brioche con il tuppo. Con un unico obbligo: il “quanto basta” deve corrispondere a “a volontà”!
Al posto dei pancake, valido per tutte le stagioni: pane, burro e marmellata.
Che si beve durante un brunch all’italiana?
Di getto, la prima risposta è il caffè della moka. Amiamo il caffè americano, ma il profumo del caffè che invade la cucina e quella moka che borbotta per la millesima volta è proprio l'essenza di come immaginiamo l’inizio perfetto di un brunch all’italiana.
A seguire, spremuta d’arancia siciliana e qualche centrifuga, vino bianco o rosato e, come cocktail, Aperol Spritz o Bellini, realizzato con Prosecco DOC e purea di pesca bianca.
Ultima aggiunta, una delle bevande fermentate analcoliche che quest’anno più che mai sta spopolando: la kombucha. Anche in questo caso ne scegliamo una prodotta in Italia, come Mia Kombucha.
Il menù del brunch all’italiana
Ricapitolando, ecco il menù che ci immaginiamo:
- Uova in purgatorio
- Rotolo di frittata
- Torte salate
- Focaccia al pomodoro, patate e cipolle
- Taglieri con salumi e formaggi italiani
- Cornetti sfogliati
- Pane burro e marmellata
- Ciambellone classico o bicolore
- Crostate, torta di mele o di zucca
- Dolci monoporzioni come il tiramisù
- Yogurt, frutta fresca di stagione e frutta secca
- Caffè, spremute, centrifughe, vini, Spritz e kombucha
Alcuni bar e ristoranti hanno già iniziato a italianizzare la loro offerta del brunch: come abbiamo visto, ci vuole davvero poco! Così facendo, possiamo dare ancora più rilevanza ai prodotti nostrani, anche a casa. Lo facciamo diventare una nuova tradizione della domenica?