Un'esposizione, curata da Caterina Corni, esperta di arte indiana moderna e contemporanea, che offre una narrazione intensa e riflessiva sul corpo femminile, vista e raccontata dalle donne stesse, attraverso un viaggio nella storia dell’arte che spazia dal 1500 fino ai giorni nostri.
La mostra, che include circa ottanta opere di medie e grandi dimensioni, propone una reinterpretazione contemporanea del corpo femminile, ponendo l’accento su sguardi, gesti e dettagli che spesso sfuggono all'occhio dell'osservatore comune. Un invito a riflettere sull'immagine della donna nell'arte, non più solo musa passiva, ma creatrice e interprete del proprio desiderio.
Per secoli, le donne sono state ritratte nell'arte come figure statiche, angeli della casa, madri, mogli, senza un vero posto nel mondo al di fuori del ruolo assegnato loro dagli uomini. La loro presenza come artiste, tuttavia, è sempre esistita, sebbene marginalizzata. Eppure, nomi come Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana, ed Elisabetta Sirani hanno saputo rompere le catene dell’invisibilità, aprendo la strada a una nuova concezione: le donne non sono solo soggetti da osservare, ma autrici capaci di plasmare il proprio destino artistico.
Il cuore della mostra si concentra sull'erotismo femminile, un tema affrontato da un punto di vista inedito. Non si tratta di un erotismo scontato o puramente fisico; al contrario, le artiste presenti in mostra scelgono di esprimere il desiderio femminile attraverso l'atmosfera, la poesia e la delicatezza delle loro opere. Come diceva Picasso, “L’arte non è mai casta, e se è casta non è arte”, e così, queste opere ci invitano a riconsiderare il corpo come veicolo di emozioni e libertà, al di là di ogni convenzione imposta.
“Il Canto del Corpo” è un viaggio visivo in cui il corpo femminile viene scomposto in frammenti, raccontato attraverso luci e ombre che evocano atmosfere quasi teatrali, e sequenze che ricordano inquadrature cinematografiche. È un dialogo tra arte, corpo e anima, in cui ogni donna si riappropria della sua sensualità, del suo diritto di essere osservatrice e creatrice allo stesso tempo.
Come sottolinea lo Studio Medico Boscovich, “Una buona medicina è un’arte. L’arte è un’ottima terapia”. La mostra diventa così un'esperienza catartica, in cui arte e benessere si intrecciano, offrendo al visitatore un percorso intimo e profondo alla scoperta del femminile.
Un'occasione imperdibile per riflettere su come l’arte possa essere un potente mezzo di espressione e consapevolezza del corpo femminile, in un contesto che fonde cultura e medicina in modo inedito.
Dettagli della mostra:
Il Canto del Corpo
A cura di Caterina Corni
Dal 10 ottobre 2024 – ottobre 2025
Studio Medico Boscovich Via Settembrini 7, Milano
Orari di visita: Lunedì - Venerdì: 9.00 - 19.00 Sabato: 9.00 - 13.00
Sabato pomeriggio e domenica su appuntamento. Ingresso libero.
Per maggiori informazioni: info@studiomedicoboscovich.com (http://www.studiomedicoboscovich.com) Telefono: 02.6693281