Silver Dreams

Il maestro vetraio di Murano firma una linea esclusiva di bicchieri per The Arts Bar

Si chiama "World Wide Icons Pop-Art" l'innovativa cocktail list di The St. Regis Venice che ripercorre alcune delle più importanti opere d'arte contemporanea (e non solo) attraverso pezzi unici da collezione.

"Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia”. E di pensiero, dietro alla nuova cocktail list di The Arts Bar all’hotel The St. Regis Venice, ce n’è. Eccome se ce n’è. La citazione di Giordano Bruno non è certo casuale, visto che il filosofo cinquecentesco nato a Nola è passato durante la sua lunga vita anche dalla città di Venezia. Proprio qui il Direttore Food&Beverage dell’albergo, Facundo Gallegos, e l’Head of Bars, Ludwig Negri, hanno lanciato da poco una delle cocktail list più interessanti dell'Italia intera: la "World Wide Icons Pop-Art".

No, non stiamo esagerando. Il nuovo drink menu ideato dal suggestivo hotel sul Canal Grande del gruppo Marriott lega nel modo più armonioso il mondo dei drink e l’ospitalità tipica italiana alla secolare tradizione dei maestri vetrai di Murano. Attraverso un accordo di collaborazione esclusiva col rinomato Berengo Studios e, in particolare, con la sua eclettica designer Mariapia Bellis, The Arts Bar è riuscito infatti a esprimere ancora una volta il suo legame innato con l’arte - sarebbe assai riduttivo considerare The St. Regis Venice “solamente” un albergo di lusso, vista la sua dimensione parallela di galleria d’arte internazionale - partendo dagli stessi bicchieri dei drink.

Riprendendo in prestito la citazione di Giordano Bruno, gli attori protagonisti di questa cocktail list non hanno prima pensato al cocktail e poi al suo contenitore. Al contrario. Il pensiero di ambedue i fattori, determinanti ai fini di offrire indimenticabili sorsi d'autore e inserire sempre di più The Arts Bar nel Gotha della mixology, ha plasmato una sinergia che ha permesso a ciascun cocktail di trovare il suo bicchiere ideale e al bicchiere (forse meglio definirlo all’opera d’arte) di trovare a sua volta il drink più appropriato. Guai però a parlare di sparring partner: qui coppe, highball e bevute hanno la stessa importanza.

“La nostra idea era quella di rappresentare delle icone mondiali dell'arte, dei miti che hanno fatto la storia. Prima abbiamo scelto le opere, poi studiato i bicchieri e infine le ricette. Il nuovo menu è articolato in 12 cocktail, di cui sei sono grandi classici dell'Arts Bar - inclusi i due analcolici - e sei sono nuovi signature", ha spiegato Facundo Gallegos a margine della presentazione ufficiale della drink list. Il risultato? Una serie di cocktail che omaggiano con estro e ricercatezza un differente capolavoro artistico tanto nel contenitore quanto nel contenuto. La storica fornace di Murano che ha realizzato i bicchieri ha lavorato, del resto, pensando“alla bocca che vi si appoggerà, all’ergonomia del bere, ma anche alla matericità e colori del vetro per esaltare gli ingredienti liquidi che vi saranno versati”, racconta Mariapia Bellis.

Tra i signature di The Arts Bar, quattro sono definiti masterpiece, in quanto ispirati a opere d'arte di fama mondiale, e due aficionados, perché nati da una storica collaborazione diretta dell’hotel con i rispettivi artisti. Quelli che personalmente ci hanno colpito di più sono innanzitutto "Still Waiting", ispirato all'artista austriaco Erwin Wurm: questo cocktail stravagante cattura in modo giocoso l'essenza di un’opera che esplora l’attesa e lo spazio che una persona occupa mentre aspetta. Cacao, albicocca e vaniglia si mescolano per un delizioso omaggio a un amato dolce austriaco, mentre il verjus aggiunge un sapore aspro e rinfrescante. Una delicata nuvola di schiuma in cima rappresenta i pensieri e le emozioni vorticose che occupano la nostra mente durante l’attesa. L’altro si chiama “Aw Vision” ed è un tributo all’artista e attivista cinese Ai Weiwei e alla sua esclusiva opera d’arte in collaborazione con The St. Regis: “The White Chandelier”. Al suo interno troviamo il baijiu, l'acquavite nazionale cinese, combinato con ananas e pepe nero per esaltare le note tropicali e pepate dell'acquavite, bilanciate da Select. Tutti gli ingredienti creano un suggestivo cocktail rosso che richiama il colore della bandiera della Cina. La famosa installazione di semi di girasole di Ai Weiwei, esposta al Tate Musem di Londra, ha dato infine ispirazione ai bartender per il fat-washing del baijiu con olio di girasole.

Aw Vision

Aw Vision

Still Waiting

Still Waiting

Silver Dreams

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Non solo opere d'arte contemporanea però. I cocktail della rassegna "World Wide Icons Pop-Art" guardano anche alla storia meno recente, spaziando da Munch ad Andy Warhol fino a Dalí e Picasso. A rendere ancor di più questi bicchieri degli autentici oggetti da collezione si aggiunge il fatto che di ogni esemplare ne esistono appena 15 pezzi. Questo perché "un bicchiere è un oggetto intimo, un ponte tra il mondo racchiuso nel cocktail e i nostri corpi", conclude con orgoglio la designer di Berengo Studios.

The Arts Bar

The Arts Bar