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Le food destination in Sardegna: fuori dagli itinerari più conosciuti

Se pensate di aver già visto la Sardegna visitando solo le sue splendide spiagge… bene, sappiate che non avete ancora visto il meglio!

Se cercate itinerari enogastronomici autentici, dirigetevi nella parte Occidentale della Sardegna, lontano dalle zone più turistiche, oppure nell’entroterra, scoverete vere e proprie gemme nascoste.
Tra giovani chef sardi ritornati alle origini o chi si è innamorato su quest’isola e non l’ha più lasciata, scoprite chi sono i luoghi più interessanti nel panorama gastronomico della nuova cucina sarda. Ecco i consigli che non potete perdere.

Musciora – Alghero

Un talento familiare che ha saputo resistere fino a oggi, grazie all’esperienza del giovane chef Danilo Delrio, che ha aperto da pochi anni il suo Musciora, dove prima c’era il ristorante di famiglia a pochi passi dal centro storico di Alghero. Perché il nome Musciora? Ad Alghero negli anni ‘30, ogni famiglia aveva un soprannome (detto “cixtu” in Algherese), e il suo bisnonno aveva “Musciora”, da “Muscio”, un noto pesce di questo golfo. Danilo ha avuto la fortuna di respirare la passione e l’amore per questo lavoro fin da piccolo e, con le sue storie di famiglia, scoprire le origini della sua terra.
Qui al Musciora troverete tre percorsi degustazioni: uno completo da 8 portate, uno di mare e uno di terra, con possibilità di abbinamenti vini. In base alla reperibilità degli ingredienti freschi le proposte in menù cambiano spesso e sono sempre una sorpresa. Ogni piatto parla di una storia, e antica o nuova che sia, vale la pena ascoltarla, anzi assaporarla.

Su Murruai – Riola Sardo

Da Alghero scendendo sulla costa ovest lungo la strada panoramica per Bosa, dirigetevi verso Cabras, e più precisamente fermatevi a Riola Sardo.
A pochi dirà qualcosa questo nome, ma per qualcuno è ormai una destinazione da non farsi mancare. Proprio qui, infatti, si trova uno dei ristoranti più giovani e di talento dell’isola, dove i prodotti sardi più ricercati si fondono con la passione campana dello Chef Ivan Matarese. Arrivato qui da pochi anni, e subito innamorato di questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Insieme alla compagna Jessica Porcu, che cura l’accoglienza e la sala, hanno restaurato un antico mulino in mezzo al paese e ci hanno costruito il loro sogno gastronomico: Su Murruai.
Oltre alla proposta di degustazione da 5 o 9 portate, si può ordinare anche alla carta. Gli abbinamenti vini rappresentano a pieno la tradizione della zona, dove la Vernaccia la fa da padrona.

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Coxinendi – Sanluri

Dirigendoci sempre verso centro-sud, a Sanluri, un crocevia di strade per chi si addentra nell’entroterra dalla Costa sarda, ha sede un ristorante che racconta con rara eleganza la cultura e la storia dell’isola.
Davide Atzeni è lo chef e imprenditore che pochi anni fa, dopo varie esperienze all'estero, ha voluto aprire il suo ristorante nel proprio paese di origine, ritornando a una cucina ancestrale ma raffinata.
Grazie al suo dessert Mont’e Prama, ispirato ai Giganti del Monte Prama, imponenti sculture risalenti alla civiltà nuragica, invita a scoprire poco a poco cosa si cela sotto l’apparenza per portare in superficie la storia antica e riscoprirne il sapore. 

Sinnos – Gergei

Può un caseificio immerso nell’entroterra sardo diventare una food destination capace di richiamare a sé persone da tutto il mondo? Sì, se si hanno sogni di una vita semplice e un cuore grande come Samuel.
Ex militare coinvolto in missioni internazionali, qualche anno fa ha deciso di tornare nel suo piccolo paese, vicino al bellissimo parco della Giara, Gergei, e ristrutturare un paio di antiche case nel centro del borgo. Una dedicata all’accoglienza, chiamata “Sa Domu Antiga”, e una dedicata al piccolo caseificio “Sinnos” con uno spazio dedicato alle degustazioni dei suoi formaggi. Un modo per conoscere una storia antica e contemporanea allo stesso tempo. Qui si può approfondire, se interessati, l’arte casearia sarda, attraverso corsi tenuti direttamente da Samuel.

Casa Saltara

Raices Tapas – Sant’Antioco (FOTO CREDITS Gianmarco Garau)

Simona Balia, è stata nel 2023 la vincitrice del Girotonno, la prestigiosa competizione internazionale sul migliore piatto a base di tonno rosso, che viene ospitata ogni anno a Carloforte, sull’Isola di San Pietro.
Già questo fatto dovrebbe essere una garanzia, ma possiamo dire che al talento di questa giovane chef non servono presentazioni.
Da pochi mesi Simona, insieme al compagno Mattia ha coronato il suo sogno aprendo il suo primo locale a Sant’Antioco. Strettamente legati alla Sardegna, hanno unito le loro forze e creato un format di casual dining che mancava ancora in questa zona, un tapas bar con un menu fresco dinamico e molto legato al territorio.
Nel menù si trova una parte dedicata alle tapas classiche e una parte dedicata a piatti più completi che si prestano alla condivisione.

Fradis Minoris - Nora

Scendendo verso Sud, vicino a uno dei siti archeologici più conosciuti in Sardegna, Nora, c’è un ristorante che sembra quasi un miraggio, così, a sfioro sulla laguna. Sospeso sull’acqua, Fradis Minoris, vanta una stella Michelin e una stella verde Michelin, dedicata alla sostenibilità, ed è a tutti gli effetti una delle destinazioni gastronomiche più interessanti in Sardegna.
Fradis Minoris ha visto la luce anni fa grazie all’entusiasmo e la lungimiranza di due imprenditori sardi, Daniela Fadda e Giuseppe Ollano detto Gepi, che credono fermamente in questo progetto e lo portano avanti con passione e dedizione ogni giorno. Insieme hanno deciso di affidare le cucine di Fradis Minoris al Resident Chef Francesco Stara. Lo chef, di origine di Sassari, negli anni ha fatto molte esperienze internazionali, per poi tornare sulla sua isola e vedere consacrato il suo impegno verso la sostenibilità della ristorazione. 

Raices - Simona Balia

Casa Saltara – Santa Teresa di Gallura (FOTO)
C’è un posto in Gallura dove la connessione con la natura e l’isola è più forte di quanto possiate desiderare, grazie alla personalità di Natalia e Gian Marco, due sardi, due viaggiatori, che hanno creato nello stazzo di famiglia a Santa Teresa di Gallura, la loro destinazione ideale, tra suite e case tra gli alberi.
In cucina c’è lo Chef Massimiliano Tolu che si ispira a forme e sapori tipici di questa terra cercando sempre dare una personalità unica alle proprie creazioni. Qui non si può non assaggiare il porcetto allo spiedo, con la sua cotenna bella croccante, oppure la “suppa cuata” la zuppa gallurese, il pane fratau e alcune proposte interessanti come le pardulas salate farcite con capretto e condite con una fonduta di pecorino. Oltre alle opzioni in carta, per vivere un’esperienza di degustazione in completo relax viene proposta una formula da 6 portate da condividere per due persone.