Qui è dove l’intraprendenza e il dinamismo della città lasciano spazio ad una staticità che non annoia, né impoverisce. Ma qui è anche dove piccoli sogni e desideri possono germogliare in veri e propri progetti di vita. Tra questi, le Case Serafina sono l’esempio di come il concetto di ospitalità estera possa arrivare dritta al cuore e alla pancia degli italiani senza troppi sforzi.
Experience
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Nelle case di Serafina Quota la noia diventa un lusso
Addentrarsi nelle Langhe è come entrare in un piccolo universo fatto di infinite distese verdi, vecchi casali con mattoni a vista, ritmi lenti e tradizioni antiche.
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credit @schoenstezeitmag, @peter_breuer
Il progetto Serafina Quota
Serafina Quota prende vita da Yvonne e Jorg Amann più di trent’anni fa a Dogliani, quando il territorio selvaggio dell’Alta Langa stava iniziando a familiarizzare col concetto di ospitalità. All’inizio per la coppia di garden designer austriaca non è stato semplice diventare parte di una comunità così ristretta come può essere quella di un paese langarolo, fatta di posti e di visi noti. Ma vedere chi, pur venendo da fuori, aveva cura di quel luogo e delle sue perle nascoste, non ha fatto altro che accrescere un sentimento di fiducia e di apertura. E così Yvonne e Jorg iniziarono a frequentare i bar e le osterie e partecipare agli eventi di paese, conoscendo i loro nuovi vicini di casa e creando legami semplici ma essenziali (sempre con l’aiuto di qualche bottiglia di vino). Infatti, ancor prima di definirsi una rete di b&b, Serafina Quota è un’associazione culturale a tutto tondo, fatta di menti creative e spiriti coraggiosi. Per questo essere ospiti in una delle Case Serafina vale più di un semplice soggiorno. È diventare parte della sua associazione, di un progetto più grande che abbraccia l’intera comunità.
Quattro sorelle in Alta Langa
Le Case Serafina sono quattro, e a loro modo compongono un piccolo universo dentro il sopra citato microcosmo langarolo. Bocciarda, Ciabot, Capra e Castello sono già il preludio di quello che ci si può aspettare una volta al loro interno. Aspettative che non vengono disattese: il cemento grezzo, la pietra viva, il legno e gli inserti in ferro accolgono un arredamento minimale ma selezionato con tanta passione e tanta cura.
In ognuna di queste quattro sorelle, infatti, niente è lasciato al caso. Dalla scelta dei migliori artigiani locali per rinnovare gli spazi, prendendo anche in prestito alcune tecniche tradizionali dal Medio Oriente (usate per esempio per realizzare i bagni che si rifanno molto agli ambienti degli hammam). Ogni casa però ha un cuore pulsante, che è la cucina. Uno spazio ampio, pensato per raccogliere quante più persone possibili, a cui si aggiungono spazi comodi e dotati di tutto quello che serve per poter realizzare un pasto conviviale (alcune hanno anche un forno a legna). E poi oggetti classici del design italiano, vecchi utensili una volta usati per attività artigianali, e ancora giocattoli in legno e libri. Come a voler dire una volta qui dentro il tempo si ferma, e si può riassaporare il lusso della noia.
Do What You Love
Non si può parlare del progetto Serafina Quota senza però nominare il vino, che ha sempre fatto da collante nella realtà dell’associazione. Dalle vigne cresciute intorno alle colline dove sorge Bocciarda si coltivano Pinot nero, Barbera e Riesling. Le bottiglie prodotte sono limitate, perché tutto il lavoro in vigna viene fatto manualmente e perché si coltiva in biologico; perciò, ogni anno si produce quello che la natura ha offerto. Questo in compenso ha permesso all’associazione di sfruttare il vino come elemento sociale e di comunicazione. Così è nato Do What You Love, il progetto che vede trasformare ogni anno per brevi periodi le Case Serafina in residenze d’artista dove grafici, artisti e illustratori possono prendere ispirazione dalla realtà bucolica del posto e darne la loro impronta grafica sull’etichetta delle bottiglie prodotte. In questo modo tutti possono sentirsi parte dello stesso racconto.
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Serafina Quota: Do What You Love
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