Situata nel Flatiron District di Manhattan, New York, Rezdôra Osteria Emiliana è rimasta uno dei ristoranti italiani più chiacchierati della città sin dalla sua apertura cinque anni fa.
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Lo chef Stefano Secchi proviene da una famiglia di immigrati italiani, con un padre sardo e una madre britannica, anche se è cresciuto a Dallas, in Texas. La sua dedizione alla tradizione italiana, in particolare alle pratiche culinarie uniche di ogni regione, distingue Rezdôra. A differenza di molti ristoranti ispirati alla cucina italiana, Rezdôra non si adatta ai gusti occidentali né modifica il suo menu per soddisfare aspettative più ampie. Rimane autentica alla specifica regione che rappresenta.
Il percorso culinario di Secchi è profondamente radicato in Italia. Si è formato con alcuni degli chef più rispettati del paese, tra cui Massimo Bottura e Davide Palluda di All’Enoteca. Ha lavorato anche con Lidia Bastianich durante il suo periodo al Culinary Institute of America. Una delle sue esperienze più formative è stata all’Hosteria Giusti di Modena, fondata nel 1605 e nota per la sua ricca eredità culinaria. Lì ha imparato i metodi tradizionali di preparazione della pasta fresca all'uovo, stesa a mano, inclusi tortellini, tortelloni e tagliatelle, dedicando inoltre del tempo a visitare quotidianamente il mercato locale.
Famosa per i suoi piatti di pasta, Rezdôra ha ricevuto recensioni entusiastiche, tra cui una prestigiosa recensione a tre stelle del critico gastronomico del NY Times Pete Wells nel 2019. Wells ha elogiato Secchi come "uno dei talenti più affascinanti emersi negli ultimi anni nella scena dei ristoranti italiani della città". Rezdôra è uno dei soli due ristoranti italiani a New York a vantare una stella Michelin, ottenuta appena un anno dopo l’apertura. Come sottolineato dalla recensione Michelin, «Ci vuole coraggio per servire una manciata di penne con salsa pomodoro o due tortellini in brodo di pollo, ma quando la pasta è così raffinata, nessuno si lamenta.»
Quest'anno, il New York Times ha nuovamente incluso Rezdôra nella sua lista annuale dei 100 migliori ristoranti di New York, evidenziando in particolare il menu di degustazione regionale di cinque portate di pasta, che propone specialità dell'Emilia-Romagna.
Rezdôra ha mantenuto la sua stella Michelin e attualmente si classifica al 7° posto tra i 50 migliori ristoranti italiani al mondo per il 2024, secondo 50 Top Italy. Il nome "Rezdôra" stesso riflette la missione del ristorante, riferendosi alla figura della "rezdôra", la padrona di casa in Emilia-Romagna, un omaggio alla tradizione culinaria emiliana. Per Secchi, ogni elemento, dalla preparazione al servizio, deve essere fatto nel modo giusto. Mostra con piacere ai newyorkesi come gustare le prelibatezze regionali dell'Italia settentrionale, che si tratti di gnocco fritto, un impasto fritto salato guarnito con prosciutto, guanciale e mortadella, o di un assortimento di autentiche paste come vengono apprezzate in Italia.
Secchi ricrea le competenze apprese in Italia, rimanendo fedele alla tecnica della pasta stesa a mano. La sua tagliatelle al mattarello, servita con burro e tartufo bianco, esemplifica l’atmosfera accogliente ma raffinata che definisce Rezdôra. Alcuni dei piatti di pasta del ristorante sono persino diventati di culto. Ecco alcune delle specialità più amate:
Uovo Raviolo
Un omaggio a Nino Bergese, questo singolo raviolo ripieno di ricotta e tuorlo d'uovo colante viene arricchito con scaglie di tartufo bianco, servito al tavolo.
Nonna che Cammina nella Foresta in Emilia
Questo piatto, con pasta di un verde vivace, è ispirato ai ricordi dello chef delle domeniche in Emilia, dove una nonna del posto preparava porri brasati e funghi porcini arrostiti per lui. I cappelletti sono ripieni di porri brasati e purè di funghi, con scaglie di Parmigiano.
Angolini
Ripieni di prosciutto stagionato 24 mesi, mortadella e spalla di maiale, completati con una salsa al Parmigiano e aceto balsamico.
Gramigna Gialla e Verdi
Un piatto di pasta servito con ragù di salsiccia.
Girasole al Tartufo Nero e Aragosta
Ispirato ai girasoli visti durante i viaggi in treno attraverso Rimini, questo piatto combina i sapori di tartufo e aragosta in una pasta a forma di girasole.
Quest’anno, lo chef Stefano Secchi e il suo partner David Switzer hanno annunciato l’apertura di Massara, proprio dietro l’angolo rispetto a Rezdôra. Massara continua la loro dedizione nel mettere in luce la cucina di una singola regione italiana—questa volta concentrandosi sui sapori soleggiati della Campania. Il menu include pizza napoletana e “Corteccia” con ragù di salsiccia brasato a lungo e cimi di rapa, oltre a una pasta a base di semola della regione del Cilento.
Rezdôra ha orgogliosamente raggiunto il traguardo dei cinque anni, superando sfide come i lavori di costruzione in corso e le rigide restrizioni dovute al COVID. Nonostante questi ostacoli, il ristorante ha mantenuto il suo impegno verso la tradizione, portando il cuore dell'Emilia a New York. Che si tratti di mostrare le sottili differenze tra Garganelli e maccheroni al pettine, o di esplorare nuovi piatti di pasta come i tortelli "al contrario" con stracchino e Parmigiano, Rezdôra continua a rendere omaggio alla ricca tradizione culinaria dell'Italia settentrionale.
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