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Torino e le quattro ruote: il Salone Auto 2024, tra storia e novità

Il rombo dei motori più famosi e iconici del globo echeggia tra le strade e le piazze di Torino, che dal 13 al 15 settembre ha ospitato a cielo aperto il Salone dell’Auto.

Tra le fiere espositive automobilistiche più importanti al mondo, la città di Torino ha offerto uno spettacolo senza eguali agli appassionati e non solo, trasformando le sue vie in un elegante palcoscenico che ha visto sfilare le automobili che hanno fatto la storia.

“Modella” per eccellenza, tanto da essere sulla locandina dell’evento, è la stilosa Pagani Alisea disegnata dallo IED, ma tante sono state le auto d’epoca, da corsa e le supercar accolte nel salotto buono della città, regalando al Quadrilatero un volto tutto nuovo al profumo di benzina. Ogni piazza coinvolta nell’evento è stata dedicata a una particolare collezione, ed è così che nella corte di Piazzetta Reale si è potuto passeggiare in quella “Asi Bertone” tra Lamborghini Miura, Chevrolet Corvette Ramarro e Porsche Karisma; ma anche tra Ferrari come la Roma Spider e la Purosangue, o ancora Lotus e McLaren di svariati unici modelli.

Via Roma è stata invece la passerella di espositori e nuovi modelli come la Microlino Spiaggina, ispirata alle auto di piccole dimensioni che caratterizzavano il periodo della Dolce Vita tipicamente italiana, e l’Alfa Romeo Junior esposta da Stellantis, tinta del suo riconoscibile rosso e in configurazione ibrida ed elettrica. I mediapartner dell’evento, ossia Quattroruote e alVolante, storici giornali del settore, hanno condiviso il primo, la nuova Mazda CX-5 e, il secondo la sempre eterna Alfa Romeo Spider.

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Alla fine di via Roma, arrivati a piazza San Carlo ci si è ritrovati davanti uno spettacolo che ha fatto illuminare gli occhi agli appassionati della Formula 1: eccole, quasi da poter sfiorare (ma forse, per i più romantici, da poter accarezzare) la F1 Shadow DN1 G.Hill e la F1 Ferrari F399 M.Schumacher. Ma a brillare di luce propria è anche la Lancia Delta HF V16 guidata da Didier Auriol e da Bernard Occelli durante il Rally di Sanremo nel 1990. Purtroppo, la piazza, durante una delle sfilate organizzate, è stata luogo di uno spiacevole incidente avvenuto con una Lancia 037 che, perso il controllo, è andata a finire contro alcune transenne coinvolgendo una parte del pubblico presente. 

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L’imprevedibile scontro non ha però fermato la manifestazione e la festa dedicata a marmitte e motori è continuata verso Piazza Castello con la collezione di auto storiche e a Piazza Vittorio Veneto con la Suzuki e le sue due ruote con il prototipo GSX-8R CUP, dal motore bicilindrico, nata per essere cavalcata su pista da chi si affaccia a questo mondo. 

Piazza Solferino è stata, invece, l’ambientazione ideale per i modelli utilizzati dall’Esercito Italiano, dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato, con la loro Alfa Romeo Stradale e la Moto Guzzi Falcone prodotta dal 1950 al 1967 e, infine, dalla Guardia di Finanza, che in occasione del suo 250° anniversario ha esposto la Fiat 1100, l’Alfa Romeo 1900 e la Fiat Campagnola

Piazza Arbarello si è prestata come set dei modelli custoditi da Torino Heritage, un'associazione nata da un gruppo di appassionati di macchine d’epoca, che ha portato in piazza, tra le altre, la Fiat 124 Sport Spider Pininfarina e la Lancia Beta Spider Montecarlo.

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Ma non solo da vedere questo Salone: i più curiosi hanno anche avuto l’opportunità di prenotarsi per i test drive di alcuni brand presenti, quali BYD, Nissan, Omoda, Tesla, Xec e Polestar. Mentre per tutti gli altri sono state organizzate parate di ogni tipo per scoprire, insieme a una mostra fotografica lungo i portici di via Po, la storia delle automobili dalle sue origini: carrozze, vetture con motore a scoppio, prototipi e motorsport hanno sfilato in un circuito dinamico cittadino che ha coinvolto tutti i luoghi dell’evento. 

Tirando le somme, il Salone dell’Auto è finalmente tornato a Torino, nella sua città natale, regalando un’occasione speciale e gratuita per conoscere e innamorarsi dei motori.