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Un cocktail bar milanese ha utilizzato l’intelligenza artificiale per creare la sua drink list

"L'intelligenza artificiale supererà quella umana nel 2025". Questa profezia firmata Elon Musk fa riflettere non poco sul ruolo che l’A.I. (Artificial Intelligence) si è ormai ritagliata nella società contemporanea. Siate onesti: quanti di voi possono dire di non aver mai, e sottolineo mai, utilizzato ChatGPT per correggere, ampliare o direttamente scrivere un testo? Quanti, invece, per creare video e immagini più o meno professionali?

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Il progetto “From Italy to the world”

In attesa di vedere se l’imprenditore di Pretoria ha ragione, basterà aspettare un solo anno, l’A.I. è entrata in punta di piedi anche nel mondo del bar. Il case study italiano è quello di Iter sui Navigli milanesi, in via Mario Fusetti 1. Aperto nel settembre 2017, questo fusion bar con cucina del Gruppo Farmily è legato fin dal suo stesso nome al concetto di viaggio. Un vero e proprio aeroporto gastronomico che mette in risalto la tradizione culinaria italiana, lasciando aperto però il suo gate alle contaminazioni di gusto e cultura provenienti da tutto il mondo.

Dopo una caliente stagione dedicata ai sapori del Messico, il progetto “From Italy to the world” è sbarcato sulle coste del Mare di Norvegia, per esplorare la natura incontaminata dei fiordi e gli scorci mozzafiato di questa terra magica sotto le luci dell’aurora boreale. La novità, però, sta nel fatto che Iter stavolta non si è spinto solamente oltre i confini nazionali, ma ha scelto di avvalersi della tecnologia e realizzato la prima sinergia fra uomo e A.I., almeno per quanto riguarda la miscelazione nostrana.

“Da settembre 2023 a marzo 2024 abbiamo utilizzato l'intelligenza artificiale per raccontare in maniera non scontata la Norvegia, sia nella creazione delle proposte food&drink sia nella nostra comunicazione sui social sia negli arredi del nostro locale. Da Iter, ogni volta che cambiamo i menu di cocktail e piatti, il Paese che raccontiamo viene infatti omaggiato davvero da tutti i punti di vista”, spiega Carlo Dall’Asta del Gruppo Farmily.

La drink list e la comunicazione

“La drink list è stata un lavoro a quattro mani fra intelligenza artificiale e ragazzi al bar, col marchio norvegese Bareksten grande protagonista. Abbiamo chiesto a ChatGPT di realizzare una serie di otto cocktail con determinate caratteristiche, preparazioni e ingredienti, anche se questa è stata solamente la prima impronta. I nostri bartender l’hanno rivista per poter rendere i drink più completi e soprattutto aggiornati secondo le tendenze del momento, visto che ChatGPT per motivi di sicurezza raccoglie informazioni in rete fino al 2021”, prosegue Carlo Dall’Asta.

A livello di comunicazione, l’A.I. ha permesso invece allo staff di Iter di creare una vera e propria esperienza interattiva: “Abbiamo usato l'intelligenza artificiale per creare false immagini di cocktail o per completare delle foto fatte da noi in Norvegia, ingrandendole in maniera esponenziale o aggiungendo/togliendo persone per poi esibirle nel nostro locale. Da lì è partito un gioco con i nostri ospiti, chiedendo loro quali fossero le immagini reali e quali invece quelle create al pc. Beh, non tutti hanno indovinato…”.

Il bilancio

“Per noi è stato molto divertente poter interagire con l’A.I. e capire il potere e le potenzialità di questa nuova tecnologia. Se la riproporremo? Per il momento no, ma a fine settembre arriverà il Giappone, quindi qualcosa potrebbe esserci”, conclude Carlo Dall’Asta.

Detto in altre parole: l‘intelligenza artificiale fa ormai parte della nostra vita quotidiana, dobbiamo accettarla, comprenderla e farne il più possibile tesoro. Proprio come ha fatto Iter.